Cos’è una fobia?

 

La fobia è definita come la paura intensa derivante dall’essere esposti a una specifica situazione o a un oggetto. L’esposizione all’oggetto e alla situazione temuta provoca ansia marcata, la quale è sproporzionata rispetto al pericolo reale. Infine, per poter parlare di un vero e proprio disturbo, il disagio deve interferire con la normale vita sociale e lavorativa del soggetto, oppure il soggetto vive con disagio il fatto di avere una fobia.
Le fobie possono avere come oggetto animali (cani, api, ragni…), eventi naturali (temporali, buio…), situazioni specifiche (luoghi chiusi, ascensori, aerei…), sangue-iniezioni-ferite. Un discorso a parte merita la fobia sociale o ansia sociale.

Da dove originano le fobie?

Le fobie possono originare da eventi traumatici o sub-traumatici, oppure dall’esposizione a un modello che presentava la stessa fobia. Nel primo caso, ad esempio, rientrerebbe la paura di guidare dopo aver subito un incidente. Nel secondo, la paura dei ragni dopo averne trovato uno sulla propria gamba. Nel terzo, la paura per le api dopo aver ripetutamente assistito al proprio genitore reagire con ansia intensa alla loro vista.

Qual è il trattamento?

Di norma, il trattamento delle fobie non è particolarmente insidioso. La cura più efficace consiste in una terapia cognitivo-comportamentale che utilizzi tecniche convalidate come la desensibilizzazione sistematica. Questa tecnica consiste nel portare il paziente ad estinguere gradualmente la risposta ansiosa associata all’oggetto fobico, creando esposizioni progressive associate a tecniche di rilassamento.