“La psicoterapia dovrebbe far sentire alla persona che sta tornando a vivere” (G. Kelly)
IL MIO LAVORO
Nell’ultimo decennio l’essere umano ha vissuto dei cambiamenti molto profondi che lo hanno portato a modificare il proprio stile di vita non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista relazionale.
Nonostante i luoghi comuni e i pregiudizi, rivolgersi ad uno specialista della salute non ha come presupposto una sofferenza psichica grave. Un percorso psicologico è utile anche per affrontare certi momenti in cui le difficoltà e la sofferenza sono troppo intense per riuscire a farcela da soli e si ha bisogno di un aiuto per essere nuovamente in grado di affrontare la situazione e sviluppare un adattamento più funzionale.
La psicoterapia aiuta la persona ad acquisire gli strumenti per affrontare la sofferenza.
La ricerca scientifica ha dimostrato che un buon percorso psicoterapico può produrre i seguenti benefici:
- Miglioramento della qualità della vita
- Aumento della salute psico-fisica
- Miglioramento della qualità della vita lavorativa
- Miglioramento delle relazioni interpersonali
Uno degli obiettivi di un percorso terapeutico è quello di rendere la persona più consapevole e più attiva rispetto alle proprie problematiche e difficoltà. Comprendendo l’origine di certi schemi e copioni che le hanno generato la sofferenza è possibile imparare a riscrivere la “sceneggiatura” della propria vita, imparando a sentirsi liberi da quegli schemi, da quegli occhiali distorti che hanno portato quelle specifiche difficoltà nella vita della persona.
La psicoterapia è un processo relazionale che si basa sulla collaborazione attiva e sullo scambio: lo psicoterapeuta è un alleato, non un giudice, e collabora con il paziente nella risoluzione dei problemi.
APPROCCIO TERAPEUTICO
L’approccio terapeutico adottato è quello Cognitivo-Comportamentale, che permette, in tempi relativamente brevi rispetto ad altre terapie (i primi cambiamenti importanti di solito avvengono nei primi sei mesi) di raggiungere un maggior equilibrio e benessere.
La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) è riconosciuta a livello nazionale e mondiale come un intervento psicoterapeutico elettivo, basato su chiare prove di efficacia rispetto a diversi disturbi psicopatologici.
Nasce dall’idea che vi sia una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti , sottolineando come molti dei nostri problemi (tra i quali quelli emotivi) siano il prodotto di credenze disfunzionali che si mantengono nel tempo. Questo approccio insegna a modificare le idee e i comportamenti più problematici, fonte di sofferenza, producendo la riduzione e l’eliminazione del sintomo e apportando miglioramenti duraturi nel tempo
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è:
Scientificamente fondata. La sua efficacia è stata dimostrata attraverso numerose ricerche scientifiche.
Orientata allo scopo. Utente e terapeuta concordano insieme gli obiettivi da raggiungere durante il percorso terapeutico.
Centrata sul problema attuale. L’intervento è rivolto alla risoluzione di problematiche concrete e contingenti.
Basata sulla partecipazione attiva dell’utente che è il protagonista del percorso terapeutico.
Deriva dall’unione di due forme di terapia:
- La Psicoterapia cognitiva che aiuta ad individuare i pensieri ricorrenti, gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, ad arricchirli e ad integrarli con altri pensieri più realistici o comunque più funzionali al proprio benessere.
- La Psicoterapia comportamentale che aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano disagio e le reazioni emotive e comportamentali che la persona di solito mette in atto, mediante l’apprendimento di nuove modalità di risposta e l’esposizione graduale alle situazioni temute.
La Psicoterapia cognitivo comportamentale è pratica e concreta, centrata sul presente in quanto volta a risolvere i problemi attuali. E’ basata sulla collaborazione tra paziente e terapeuta e la sua durata varia dai sei ai dodici mesi, a seconda dei casi, con cadenza settimanale.